Un Capretto, rimasto isolato dal gregge, era inseguito da un Lupo affamato che lo voleva divorare.
Il malcapitato Capretto si accorse di non avere scampo e pensò di giocare d’astuzia.
“Mio caro Lupo” disse il Capretto “indubbiamente io sono destinato a te, fammi però un ultimo favore! lo amo moltissimo la danza, e prima di morire, vorrei tanto danzare per l’ultima volta, qui nel bosco. Dopo potrai divorarmi e io sarò pronto a morire felice. Suona dunque il flauto, io danzerò…”.
Il Lupo pensò che fosse un innocente desiderio e, preso il flauto, cominciò a suonare.
La musica si sparse nel bosco e i Cani la udirono. Balzarono addosso al Lupo che, intento a suonare non li aveva uditi, e lo fecero fuggire.
E in questo modo l’astuto Capretto ebbe salva la vita.
Il Lupo che ancora scappava si diceva: “Ben mi sta! lo che sono cacciatore mi sono improvvisato musicista e così ho perso il pranzo che mi ero guadagnato!”

